Borghi d’Europa e la collaborazione informativa con il Parlamento Europeo – Casa Leila, salumificio artigianale nel Borgo di Aurava (Friuli-Pn)

23 Mar

In occasione delle Elezioni europee di giugno 2024, Borghi d’Europa e Parlamento Europeo hanno deciso di riavviare il progetto di collaborazione informativa, per promuovere la partecipazione dei cittadini dei Borghi Europei all’evento elettorale e dare una solidità internazionale alla rinnovata scelta dei 40 Borghi per il prossimo quinquennio. Borghi d’Europa sceglierà un numero cospicuo di borghi dalla rete BELC – Rete europea di consiglieri regionali e locali.

Elezioni europee

6-9 giugno 2024

Perché è importante votare

Tra il 6 e il 9 giugno 2024 milioni di europei parteciperanno a plasmare il futuro della democrazia europea in occasione delle elezioni europee.


Si tratta di un momento unico in cui tutti noi possiamo decidere collettivamente sul futuro dell’Unione europea. Votare è sempre importante, a livello locale, nazionale o europeo. È un’ottima opportunità per esprimere la tua opinione sui temi che ti stanno a cuore.

Usa il tuo voto per contribuire a cambiare il mondo in cui vivi

È facile dimenticare quante persone sono interessate dall’esito delle elezioni europee. Il Parlamento europeo adotta leggi che riguardano tutti: grandi paesi e piccole comunità, società potenti e giovani start-up, la sfera globale e quella locale.


La legislazione dell’UE affronta la maggior parte delle priorità delle persone: l’ambiente, la sicurezza, la migrazione, le politiche sociali, i diritti dei consumatori, l’economia, lo Stato di diritto e molte altre ancora. Oggi ogni tema di spicco a livello nazionale presenta anche una prospettiva europea.


Il tuo voto deciderà quali deputati al Parlamento europeo ti rappresenteranno nell’elaborazione delle nuove leggi e influenzeranno l’elezione della Commissione europea. Queste decisioni plasmeranno la tua vita quotidiana e quella di molti altri.


Usa il tuo voto per affrontare le sfide globali che ci circondano

In un mondo sempre più complesso, instabile e interconnesso, l’Unione europea si occupa di sfide globali che nessun paese dell’UE può affrontare con successo da solo. Affrontare le numerose sfide che ci troviamo davanti non è un compito semplice, e votare è il modo in cui puoi influire sulla direzione da seguire.


Usa il tuo voto per sostenere la democrazia

La democrazia non dovrebbe mai essere data per scontata. È un traguardo collettivo e una responsabilità collettiva in cui tutti noi abbiamo un ruolo da svolgere.


La democrazia inizia con le persone: siamo noi che diamo inizio al processo votando alle elezioni europee e le decisioni adottate in quel contesto influiranno sulla nostra vita. Se non partecipiamo, non abbiamo la possibilità di plasmare il futuro; ma al di là di questo, la democrazia parlamentare europea perde la sua forza e i suoi valori perdono significato.

Quante più persone votano, tanto più forte sarà la democrazia.

Casa Leila, il salumificio artigianale della famiglia Gasparotto nel borgo di Aurava (San Giorgio della Richinvelda) , è intervenuto alla presentazione a Milano del progetto ‘Borghi d’Europa e la collaborazione informativa con il Parlamento Europeo.’

L’intervento di Massimiliano Gasparotto ha chiarito la filosofia di produzione dell’Azienda che ha conosciuto in questi tempi l’assunzione di responsabilità dei giovani di casa, che hanno così affiancato il Fondatore Virginio nella storia di Casa Leila.

Il Salumificio porta sulle tavole l’eccellenza della tradizione norcina friulana, seguendo la stagionalità e rispettando i tempi di maturazione naturale di ogni salume, senza l’utilizzo di conservanti, antiossidanti,nitriti, zuccheri e farinacei.

Così nel mentre a Spresiano la Osteria Beltrame ospita una serata di gusto fra Tagliamento e Piave,

Casa Leila annuncia la realizzazione di un incontro a convivio alla Osteria Sauris & Borc da Bria a Milano, per proporre ai giornalisti il meglio delle proprie eccellenze.

Aurava compare per la prima volta in un documento del 1204 con l’espressione “in villa Aurave” appartenente all’antica Pieve di San Giorgio della Richinvelda. Negli anni successivi si trovano altri nomi come “Daurage”, “Davrana”, “Dorave”, “Dograve”. Ancora oggi è uso presso gli abitanti della Richinvelda e dei paesi limitrofi chiamare il paese nel friulano “Dogràva” accanto alla più comune espressione italiana Aurava. Il nome indica un’area sassosa tipica dei terreni adiacenti al letto di un torrente o di un fiume il cui letto è spesso asciutto in determinate parti dell’anno o in determinate condizioni atmosferiche. Zona di sassi e di arbusti, terra magra e petrosa, essa è la “grava” come nelle zone adiacenti il letto del fiume Tagliamento. Nel 1584 un altro documento attesta l’esistenza di una chiesa, il cui culto era dedicato a S. Lorenzo Martire, ed era collocata nel luogo dove oggi si trova il camposanto. Aurava divenne Curazia nel 1902 e parrocchia nel 1960 unita poi alla parrocchia di S. Urbano della frazione Pozzo .

Borghi d’Europa e la collaborazione informativa con il Parlamento Europeo – Ipplis (Premariacco) nella rete internazionale grazie ai vini di Paolo Cernetig

12 Mar

 In occasione delle elezioni europee 2024 (così come era avvenuto nel 2019), la rete di informazione Borghi d’Europa rinnova infatti la selezione dei Territori da inserire nei progetti del prossimo quinquennio.

In collaborazione con il Parlamento Europeo e la sua community insieme-per.eu Borghi d’Europa accompagna le azioni delle istituzioni europee affiancandole nel sollecitare la partecipazione dei cittadini dei Borghi alla consultazione europea.

insieme-per.eu è una comunità di persone che credono nella democrazia e che vogliono darle un significato reale con l’avvicinarsi delle prossime elezioni europee. Mette in contatto persone provenienti da tutta Europa perché possano incontrarsi, condividere conoscenze e acquisire nuove competenze, incoraggiando nel contempo altre persone a votare nel 2024.

I giornalisti e i comunicatori di Borghi d’Europa hanno inserito nella rete internazionale il borgo d Ipplis,  nel comune di Premariacco in Friuli Venezia Giulia.

Praedium Mario, ovvero “possesso di Mario”.

Così doveva chiamarsi uno dei soldati romani che presidiavano il ponte sul Natisone, fondamentale accesso da sud per Cividale. Purtroppo non sono giunti a noi reperti di epoca romana ma numerosi sono quelli risalenti ai Longobardi di cui Premariacco fu un’antica signoria. La vite e il vino sono l’attività prevalente delle colline circostanti; in particolare nella piccola frazione di Ipplis i cui vigneti si congiungono senza discontinuità a quelli di Spessa. La fama dei vini di Ipplis ha radici assai lontane, tanto da essere cantata dal Madrisio nei suoi “poemi conviviali”.

Borghi d’Europa ha scoperto quest’angolo di Friuli Venezia Giulia grazie ai vini di Paolo Cernetig.

“Ormai tre generazioni di Cernetig si dedicano alla produzione del Vino; La produzione del Vino Paolo Cernetig iniziò con i vitigni di Tocai Friulano. I vini Paolo Cernetig appartengono ai Colli Orientali del Friuli. Fù infatti nonno Luigi, che lasciato il paese natio, si traferì a Ipplis, dove acquistò una piccola colonia. Era l’anno 1924 quando piantò i primi vitigni di Tocai Friulano proprio in cima al colle Orlando. Negli anni successivi, prima il figlio Giuseppe poi il nipote Paolo, hanno continuato l’opera rinnovando il vigneto e la cantina, fino a creare una piccola azienda che partendo dalle proprie uve, rigorosamente raccolte a mano, produce vini che ancora conservano gli antichi sapori.”

La Becjarie (Valvasone Arzene) a Milano, alle iniziative di ‘Borghi d’Europa e la collaborazione informativa con il Parlamento Europeo’

16 Feb

Borghi d’Europa, nel quadro del Progetto L’Europa delle scienze e della cultura (Patrocinio IAI-Iniziativa adriatico ionica, Forum intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico ionica), aveva inserito Valvasone Arzene nel Percorso Internazionale I Borghi della Storia.

L’incontro con il ristorantino con enoteca ‘Alla Torre’ (divenuto luogo di confronto delle diverse

realtà che compongono il mosaico dei Borghi d’Europa) e il talento creativo di Raffaele Cesarini

(nume tutelare de La Becjarie, Macelleria e Gastronomia), hanno portato proprio in questi giorni

all’inserimento di Valvasone Arzene nelle iniziative di ‘Borghi d’Europa e la collaborazione informativa con il Parlamento Europeo’.

In occasxione delle elezioni europee 2024 (così come era avvenuto nel 2019), la rete di informazione Borghi d’Europa rinnova infatti la selezione dei Territori da inserire nei progetti del prossimo quinquennio.

In collaborazione con il Parlamento Europeo e la sua community insieme-per.eu Borghi d’Europa accompagna le azioni delle istituzioni europee affiancandole nel sollecitare la partecipazione dei cittadini dei Borghi alla consultazione europea.

insieme-per.eu è una comunità di persone che credono nella democrazia e che vogliono darle un significato reale con l’avvicinarsi delle prossime elezioni europee. Mette in contatto persone provenienti da tutta Europa perché possano incontrarsi, condividere conoscenze e acquisire nuove competenze, incoraggiando nel contempo altre persone a votare nel 2024.

Raffaele Cesarini è un norcino di autentica eccellenza e sa trasmettere la sua ‘passione carnale’

con entusiasmo e competenza d’altri tempi.

“La carne buona deve avere tutta una catena di attenzioni legata al benessere animale, la qualità del cibo, le tecniche di allevamento, i tempi di crescita, la macellazione e tutto quanto ne consegue fino alla frollatura e alla lavorazione del prodotto finale.”

Da non dimenticare gli insaccati tradizionali (salame nostrano, ossocolli, pancette stese oppure arrotolate, soppresse, lardi, lardi pancettati, guanciale, la gola di cacao).

Così nel corso del primo appuntamento del progetto con il Parlamento Europeo, che si terrà a

Milano il 5 marzo al Palazzo delle Stelline, per la presentazione delle iniziative, ‘il racconto’ dei giornalisti riguarderà anche la storia de La Becjarie e del borgo di Valvasone Arzene.

Insomma, quel talento creativo di Raffaele farà da volano alla promozione della propria terra

nella casa del Parlamento Europeo.

E, scusate se è poco !

L’Ecomuseo delle Acque del Gemonese e le iniziative di Borghi d’Europa -La collaborazione con il Parlamento europeo e la sua community insieme-per.eu

3 Feb

In occasione delle elezioni europee 2024 (così come era avvenuto nel 2019), la rete di informazione Borghi d’Europa rinnova la selezione dei Territori da inserire nei progetti del prossimo quinquennio.

In collaborazione con il Parlamento Europeo e la sua community insieme-per.eu Borghi d’Europa accompagna le azioni delle istituzioni europee affiancandole nel sollecitare la partecipazione dei cittadini dei Borghi alla consultazione europea.

insieme-per.eu è una comunità di persone che credono nella democrazia e che vogliono darle un significato reale con l’avvicinarsi delle prossime elezioni europee. Mette in contatto persone provenienti da tutta Europa perché possano incontrarsi, condividere conoscenze e acquisire nuove competenze, incoraggiando nel contempo altre persone a votare nel 2024.

In Friuli Venezia Giulia Borghi d’Europa ha sempre sviluppato le proprie iniziative collaborando con L’Ecomuseo delle Acque del Gemonese. 

L’Ecomuseo delle Acque del Gemonese è un museo diffuso e partecipativo che punta a conservare, comunicare e rinnovare l’identità culturale di una comunità. Consiste in un progetto integrato, a carattere interdisciplinare, di tutela e valorizzazione di un territorio geograficamente omogeneo, connotato da peculiarità storiche, culturali, linguistiche, paesaggistiche e ambientali.L’ambito territoriale di riferimento è il Campo di Osoppo-Gemona (comuni di Gemona del Friuli, Artegna, Buja, Majano, Montenars e Osoppo), una pianura alluvionale posta al centro del Friuli, dove l’Ecomuseo opera con l’obiettivo di coniugare le iniziative di salvaguardia della natura con quelle di interpretazione e conservazione del patrimonio culturale, preservando la memoria collettiva e storica dei luoghi e promuovendo uno sviluppo sostenibile che vada incontro alle esigenze della popolazione.

Nel 2006 l’Ecomuseo delle Acque del Gemonese è riconosciuto di interesse regionale ai sensi della L.R. 10 del 20 giugno 2006 “Istituzione degli Ecomusei del Friuli Venezia Giulia”. Dal 2007 si dota di un Comitato Tecnico Scientifico ed elabora, come indicato dalla legge regionale, un Piano pluriennale di interventi che mira al consolidamento delle attività e alla formulazione di proposte per la catalogazione, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale diffuso sul territorio dei sei comuni aderenti al progetto.

Ecomuseo delle Acque del Gemonesepiazza Municipio 5 – Centro Storico33013 Gemona del Friuli (Udine)tel +39 338 7187227 | info@ecomuseodelleacque.it

L’Ecomuseo delle Acque del Gemonese e le iniziative di Borghi d’Europa – La collaborazione con il Parlamento europeo e la sua community insieme-per.eu

16 Jan

In occasione delle elezioni europee 2024 (così come era avvenuto nel 2019), la rete di informazione Borghi d’Europa rinnova la selezione dei Territori da inserire nei progetti del prossimo quinquennio.

In collaborazione con il Parlamento Europeo e la sua community insieme-per.eu Borghi d’Europa accompagna le azioni delle istituzioni europee affiancandole nel sollecitare la partecipazione dei cittadini dei Borghi alla consultazione europea.

insieme-per.eu è una comunità di persone che credono nella democrazia e che vogliono darle un significato reale con l’avvicinarsi delle prossime elezioni europee. Mette in contatto persone provenienti da tutta Europa perché possano incontrarsi, condividere conoscenze e acquisire nuove competenze, incoraggiando nel contempo altre persone a votare nel 2024.

In Friuli Venezia Giulia Borghi d’Europa ha sempre sviluppato le proprie iniziative collaborando con L’Ecomuseo delle Acque del Gemonese.

L’Ecomuseo delle Acque del Gemonese è un museo diffuso e partecipativo che punta a conservare, comunicare e rinnovare l’identità culturale di una comunità. Consiste in un progetto integrato, a carattere interdisciplinare, di tutela e valorizzazione di un territorio geograficamente omogeneo, connotato da peculiarità storiche, culturali, linguistiche, paesaggistiche e ambientali.L’ambito territoriale di riferimento è il Campo di Osoppo-Gemona (comuni di Gemona del Friuli, Artegna, Buja, Majano, Montenars e Osoppo), una pianura alluvionale posta al centro del Friuli, dove l’Ecomuseo opera con l’obiettivo di coniugare le iniziative di salvaguardia della natura con quelle di interpretazione e conservazione del patrimonio culturale, preservando la memoria collettiva e storica dei luoghi e promuovendo uno sviluppo sostenibile che vada incontro alle esigenze della popolazione.

Nel 2006 l’Ecomuseo delle Acque del Gemonese è riconosciuto di interesse regionale ai sensi della L.R. 10 del 20 giugno 2006 “Istituzione degli Ecomusei del Friuli Venezia Giulia”. Dal 2007 si dota di un Comitato Tecnico Scientifico ed elabora, come indicato dalla legge regionale, un Piano pluriennale di interventi che mira al consolidamento delle attività e alla formulazione di proposte per la catalogazione, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale diffuso sul territorio dei sei comuni aderenti al progetto.

Ecomuseo delle Acque del Gemonesepiazza Municipio 5 – Centro Storico33013 Gemona del Friuli (Udine)tel +39 338 7187227 | info@ecomuseodelleacque.it

Il Buon Paese – Conad City di Zoppola sostiene la campagna di educazione alimentare di Borghi d’Europa

5 Sep

Nell’ estate del 2019 i giornalisti e i comunicatori di Borghi d’Europa realizzavano un intervento

a Zoppola, in collaborazione con la Pro Loco, in occasione di Arti e Sapori.

Arti e Sapori è un festival internazionale dello spettacolo di strada che da 17 anni trasforma il centro storico di Zoppola in un grande teatro e ristorante a cielo aperto.

Spettacoli tra giocoleria, funambolismo, acrobazie, teatro e musica sono in programma negli angoli più suggestivi del paese, chioschi enogastronomici con specialità tipiche locali e internazionali, birrifici artigianali e un ricchissimo mercatino di artigiani e artisti completano l’offerta di questa manifestazione che si ispira alle fiere tipiche della tradizione contadina.

In questo contesto nel 2019 si sviluppò la collaborazione con Conad City. Denis e il suo team

sostennero la campagna di educazione alimentare che Borghi d’Europa realizzò nel Friuli Occidentale.

“Conad City è una catena di supermercati di prossimità – racconta Denis-, che unisce la garanzia di qualità del marchio Conad alla comodità della spesa vicino casa creando il supermercato di quartiere e per la spesa giornaliera ideale.”

“Per noi esiste solo un modo di fare business: farlo in modo sostenibile attraverso un insieme di azioni concrete basate sulla partecipazione e sull’inclusività. Ciascuno deve fare la sua parte: soci, clienti, produttori, dipendenti, consorzi, collaboratori, cooperative, tutti, con la guida sicura della prima GDO italiana, una regia forte in grado di mettere a sistema l’impegno della grande filiera delle relazioni, facendo educazione, aiutando le persone a fare scelte d’acquisto sostenibili e semplificando le complessità.Siamo “persone oltre le cose” e sappiamo bene che senza la conoscenza e il rispetto delle comunità in cui operiamo, nessun obiettivo potrà mai essere raggiunto, né dentro, né fuori dai nostri negozi.È questo il senso più autentico dell’espressione “una comunità è più grande di un supermercato”: la sostenibilità parte dal singolo e si diffonde nel contesto circostante, contaminando le buone abitudini che noi di Conad abbiamo cominciato ad attuare già da tempo.”

Basandosi su questi principi Conad City di Zoppola partecipa nel 2023 alla nuova edizione del progetto L’Europa delle scienze e della cultura (Patrocinio IAI – Iniziativa adriatico ionica).

L’Europa delle scienze e della cultura – Mattia Marinello : CAJ La chiocciola del Tagliamento

25 Aug

I giornalisti e i comunicatori di Borghi d’Europa hanno incontrato Mattia Marinello ‘alla Torre, ristorantino con enoteca’, in quel di Valvasone.

Un incontro suggerito dal viaggio del gusto del progetto L’Europa delle scienze e della cultura

(Patrocinio IAI-Iniziativa Adriatico Ionica), nel Friuli Occidentale.

Mattia è il creatore di Caj, la chiocciola del Tagliamento.

𝐌𝐀𝐓𝐓𝐈𝐀 𝐌𝐀𝐑𝐈𝐍𝐄𝐋𝐋𝐎, ha 33 anni ed è originario di San Martino al Tagliamento, è titolare dell’azienda agricola 𝐂𝐀𝐉 – 𝐋𝐀 𝐂𝐇𝐈𝐎𝐂𝐂𝐈𝐎𝐋𝐀 𝐃𝐄𝐋 𝐓𝐀𝐆𝐋𝐈𝐀𝐌𝐄𝐍𝐓𝐎 ed ha aderito alla rete Terre del Friuli Venezia Giulia.

“Mattia, sin da bambino nei pomeriggi del dopo scuola, aiutava i nonni materni nei campi nella coltivazione di 𝐎𝐑𝐓𝐀𝐆𝐆𝐈 e di 𝐅𝐑𝐔𝐓𝐓𝐀. Dopo un’esperienza di oltre dieci anni nel mondo del catering, si è appassionato all’𝐄𝐍𝐎𝐆𝐀𝐒𝐓𝐑𝐎𝐍𝐎𝐌𝐈𝐀, decidendo di trasferirsi a Bologna, e di coltivare la passione per il mondo del food, iscrivendosi all’università.

Matura così la consapevolezza che l’agricoltura è legata al mondo del Food, della ristorazione, ed è in assoluto il “luogo” in cui nascono gli ingredienti, la cultura culinaria legata alle tradizioni e dove ha inizio il racconto del cibo, della festa, della convivialità, elementi che hanno reso famosi. 🍽️

Dopo la laurea e grazie a una riflessione successiva ad una considerazione sulle chiocciole che gli fece il padre “𝑙’𝑜𝑓𝑓𝑒𝑟𝑡𝑎 𝑑𝑖 𝑐ℎ𝑖𝑜𝑐𝑐𝑖𝑜𝑙𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑏𝑎𝑠𝑡𝑎 𝑚𝑎𝑖 𝑎 𝑠𝑜𝑑𝑑𝑖𝑠𝑓𝑎𝑟𝑒 𝑙𝑎 𝑑𝑜𝑚𝑎𝑛𝑑𝑎” decise di avviare di investire le sue risorse in 𝐄𝐋𝐈𝐂𝐈𝐂𝐎𝐋𝐓𝐔𝐑𝐀, di tipo 𝐁𝐈𝐎𝐋𝐎𝐆𝐈𝐂𝐎: 𝐂𝐀𝐉 – 𝐋𝐀 𝐂𝐇𝐈𝐎𝐂𝐂𝐈𝐎𝐋𝐀 𝐃𝐄𝐋 𝐓𝐀𝐆𝐋𝐈𝐀𝐌𝐄𝐍𝐓𝐎. Inizialmente l’azienda alleva chiocciole a scopo gastronomico, e nel tempo, ne ha estrarto la bava da utilizzare in ambito cosmetico e farmaceutico.

L’obiettivo è quello di creare un’azienda agricola in un ambiente naturale in cui le persone possano ritrovarsi per comprendere la bellezza della lentezza e della semplicità. L’azienda sarà, presto, fattoria didattica e sede di eventi culturali.

L’entusiasmo e la ‘carica’ (fatta di passione e competenza), si intuiscono al volo.

Così i giornalisti di Borghi d’Europa hanno invitato Mattia a partecipare al progetto di informazione che si svilupperà per tutto il 2024 nel Friuli Occidentale.

” Vi è certamente bisogno di diffondere una buona informazione sul mondo delle chiocciole-

afferma con convinzione Renzo Lupatin, giornalista e presidente di Borghi d’Europa-.

“CAJ -racconta Mattia Marinello-, è un luogo di bellezza, di lentezza, di semplicità a pochi passi dal fiume Tagliamento. Qui alleviamo le nostre chiocciole nel rispetto del loro benessere e assecondiamo i loro bisogni in ogni fase del ciclo vitale. Favoriamo la naturale migrazione degli animali nelle diverse zone dei loro giardini perché abbiano sempre vegetazione fresca e appetibile.

Siamo attenti alla sostenibilità ambientale e trasformiamo gli scarti delle aziende orticole del territorio in risorse alimentari. Lavoriamo con amore per ottenere chiocciole sane, perché allevate libere all’aperto, e buone, perché nutrite solo con alimenti vegetali. “

Le Vie della Pizza – La Pizzeria da Pippo di Arzene inserita nel Percorso europeo

12 Aug


Nell’aprile del 2019 la rete Borghi d’Europa presentava nella sede del Parlamento Europeo a Milano, il progetto per la creazione di dodici Percorsi Internazionali, iniziative di informazione del progetto ‘L’Europa delle Scienze e della Cultura’ (Patrocinato dalla IAI,Iniziativa Adriatico Jonica,Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico jonica) e da ESOF2020 ,Trieste Città europea della Scienza).

Fra questi il Percorso I Mulini del Gusto e le Vie della Pizza.

E’ stata una autentica sorpresa.

I giornalisti e i comunicatori di Borghi d’Europa, sono giunti alla Pizzeria Pippo di Arzene.

Il Friuli Occidentale è infatti il territorio che verrà raccontato fino a dicembre del 2024, in

un viaggio del gusto inedito e fuori dal coro.

Sara ed Eugenio ci raccontano : “Un ambiente spazioso ma familiare, dove poter gustare la nostra Pizza di sempre, cotta nel tradizionale forno a legna, con ingredienti freschi e genuini, accuratamente selezionati. Impasto tradizionale diretto a lunga lievitazione 48/72ore e anche impasti Senatore Cappelli e integrale”

La visita ci conferma gli appunti dell’intervista.

L’ambiente è vivace, pulito, veramente godibile.

Come annota una recensione :

“Pizze gustose su basi variabili, anche integrale e senatore Cappelli. Buon compromesso nell’ altezza della pasta e apprezzabile presenza degli ingredienti.Direi una delle pizze piu gustose del circondario. Gentilezza e cortesia ai tavoli completano le qualità di questo locale.”

” Siamo abituati da tempo a proposte improbabili, capaci di attivare il consumo di acqua minerale nel decorso post-pizza.Non se ne può più di stregoni che sanno tutto e di proposte

gourmet per fregare soldi alla gente – commenta Renzo Lupatin, Giornalista e Presidente

Borghi d’Europa -. Qui alla Pizzeria da Pippo abbiamo incontrato la storia, semplice e

accurata, di un prodotto che ben rappresenta il made in italy a tavola”.

Altre due osservazioni : nel menù vengono citate le collaborazioni con Latteria di Aviano

e Prosciuttificio Bagatto di San Daniele del Friui.

Ineccepibili !

Ci meraviglia positivamente la scelta dei vini, tutti d’eccellenza.

” I vini – sussurra Eugenio- li scelgo con Franco, il mio suocero. Ci piacciono e li degustiamo direttamente nelle aziende.”

Così va bene !

La rete Borghi d’Europa ha deciso di inserire la Pizzeria da Pippo nel percorso

dedicato ai temi dei Mulini, delle Vie del Pane e delle Vie della Pizza.

Il circuito organizza e promuove dei percorsi per mettere a confronto idee,

progetti, capaci di seguire il filo logico della valorizzazione rispettosa degli

equilibri sociali culturali e ambientali dei territori di riferimento.

Sono previsti incontri e stages di informazione nei territori, per raccontare a

giornalisti e comunicatori le storie dei borghi e delle loro culture.

Ogni ‘tappa’ tocca i luoghi, le storie, i protagonisti della filiera agroalimentare.

L’Europa delle scienze e della cultura – Le iniziative di Borghi d’Europa con la Cooperativa di Consumo di Rauscedo

29 Jul

Uno dei temi proposti dalla rete Borghi d’Europa nel Progetto L’Europa delle scienze e della cultura (Patrocinato da ESOF2020 e dalla IAI (Iniziativa Adriatico Jonica, Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella Regione Adriatico Jonica), riguarda il mondo della cooperazione.

Grazie al Patrocinio del Comune di San Giorgio della Richinvelda, la storia della cooperazionenel Friuli Occidentale, è stata messa al centro di un percorso di informazione.

Ne parliamo con Renata Pitton, Presidente della Cooperativa di Consumo Crai di Rauscedo e vicepresidente della ConfCooperative della provincia di Pordenone (che sostiene e Patrocina le iniziative di informazione).

https://comunicareperesistere.blogspot.com/2023/07/confcooperative-pordenone-patrocina-il.html

“Nel 2019 la Cooperativa ha festeggiato i suoi 70 anni di attività, che la collocano tra le più longeve realtà aderenti a Confcooperative Pordenone. La cooperativa, che vanta oltre 380 soci, è nata nel 1949: presente uno dei soci della prima ora e primo segretario, Carlo Basso (classe 1923), aveva ricevuto un riconoscimento dalle mani dei presidenti Pitton e Piccoli, mentre una targa celebrativa era stata donata dal sindaco Leon alla stessa cooperativa. Erano stati anche ricordati i 51 fondatori della cooperativa, i cui nomi erano stati letti dal presidente Pitton con la consegna di una pergamena agli eredi.

La cooperativa di consumo di Rauscedo nacque dopo l’esperienza positiva dei Vivai Cooperativi Rauscedo, cooperativa sorta nel 1933. “C’era l’esigenza – ricorda la presidente Renata Pitton – di avere in paese un bar e punto vendita alimentare ben fornito che rispondesse alle richieste delle famiglie, gran parte delle quali impegnate nei lavori di produzione delle barbatelle per i Vivai stessi”. Negli anni Settanta il negozio di alimentari si stacca dal bar e si sposta nell’attuale sede, sempre in centro al paese, diventando un moderno supermercato fino ad aderire, negli anni Novanta, al centro distribuzione Ama-Crai est di Montebelluna.

Va ricordato l’operato sociale della cooperativa che da diversi anni, con l’iniziativa “Un aiuto condiviso”, dona il 2% del proprio incasso del mese di maggio in beneficenza, avvisando in anticipo i clienti del progetto che di volta in volta si decidere di sostenere.

Negli archivi della cooperativa si sono trovate testimonianze che già dal 1950 si donavano pacchi alimentari alle famiglie bisognose della comunità, un’attenzione al sociale proseguita poi nei decenni successivi .e che abbiamo voluto confermare con questo mandato di amministrazione che presiedo.

“Nel 2013 – continua Renata Pitton-, insieme alle altre cooperative abbiamo acquistato per l’hospice di San Vito al Tagliamento un ecografo per l’assistenza a domicilio. Nel 2014 la scuola primaria aveva una sola lavagna multimediale: ne abbiamo acquistato un’altra e nel 2015 nuovi software per computer dell’aula di informatica. Nel 2016 e 2018 la scuola materna di Rauscedo aveva bisogno di rinnovare i giochi e di acquistare materiale didattico innovativo: in due raccolte distinte siamo arrivati ​​a raggiungere il loro scopo acquistando materiale per la funzione psicomotoria e altri giochi e arredi adeguati ea norma. Nel 2017, abbiamo finanziato un corso per il primo soccorso e l’uso del defibrillatore per 30 persone che serviranno nelle varie associazioni no-profit e nel 2018 abbiamo finanziato la biblioteca del capoluogo che aveva bisogno di scaffali idonei per i libri dei bambini: insieme al Comune abbiamo rinnova la sala. infine da tre anni finanziamo un percorso didattico, rivolto alle classi quarte della scuola primaria, sulla conoscenza dei cereali e l’alimentazione sana, tenuto da esperti. Sosteniamo inoltre la squadra di calcio di Rauscedo donando generi alimentari”.

Nel corso degli anni successivi non è mai mancato il sostegno verso la scuola materna di Rauscedo e verso l’Associazione Umanitaria di Aviano “Via di Natale”.

Il Percorso di informazione del progetto L’Europa delle scienze e della cultura, racconterà

le scelte sostenibili che la Cooperativa di consumo persegue, attuando con le aziende fornitrici

una campagna di educazione alimentare capace di svelare i ‘segreti’ delle buone produzioni

locale.

Il dono di un materiale didattico (Viaggio dentro la Vita), coronerà poi tutte le iniziative, che

conosceranno la partecipazione di giornalisti e comunicatori, impegnati in un lavoro prezioso

multimediale.

“ Tutto questo – osserva Renzo Lupatin, giornalista, presidente di Borghi d’Europa-, grazie al

partenariato di informazione della Cooperativa di Consumo di Rauscedo, alla quale va il nostro 

grazie più sincero.”

Eurosostenibilità – La Governance : la trasparenza e la partecipazione- L’intervento della consulente Laura Panizutti

10 Apr

Il progetto Eurosostenibilità affronta nel 2022 i temi della sostenibilità nel mondo della finanza.

Partner di informazione di Borghi d’Europa in questo viaggio è la consulente finanziaria e patrimoniale Laura Panizutti di Conegliano.

“La normativa europea non obbliga a chi vuol proporre e vendere prodotti finanziari come sostenibili, di avere alcuni requisiti di governance.”

In altri termini vi è un largo margine per l’intermediaio finanziario per essere ‘opaco’, per evadere le tasse, per essere gestito con il sistema delle scatole cinesi e,ciononostante, di poter comunicare i propri prodotti come sostenibili.”

Un operatore che si ispiri invce alla finanza etica ha alle spalle governance e strutture societarie fondate sulla trasparenza, sulla partecipazione dei soci e dei clienti.

Le normative europee si occupano dei temi collegati alla trasparenza, ma li collegano al singolo prodotto finanziario, senza prendere in esame i comportamente generali di chi lo propone.

“I partecipanti ai mercati finanziari e i consulenti finanziari dovrebbero essere tenuti a dare informazioni precise circa i rischi per la sostenibilità (per i quali si intende un evento o una condizione di tipo ambientale, sociale o di governance che, qualora si verificasse, potrebbe provocare un impatto negativo sul valore dell’investimento); tali informazioni, infatti, sono necessarie per consentire agli investitori finali di adottare decisioni di investimento orientate al rispetto della sostenibilità. “

Ecco come Dino Donato Abate, Partner, Anna Travanini, Associate, Atrigna & Partners, delineano i temi della trasparenza :

“In concreto, i partecipanti ai mercati finanziari e i consulenti finanziari sono tenuti alla:

  • trasparenza delle politiche in materia di rischio di sostenibilità (art. 3) mediante la pubblicazione sui propri siti web delle politiche relative all’integrazione dei rischi di sostenibilità negli investimenti o nelle proprie consulenze per investimenti;

-trasparenza sugli effetti negativi per la sostenibilità a livello di soggetto (art. 4) mediante l’informazione sui principali effetti negativi derivanti dalle decisioni di investimento sui fattori di sostenibilità. In particolar modo, devono essere fornite: le informazioni sulle politiche adottate al fine dell’individuazione dei principali effetti negativi per la sostenibilità, con indicazione dei relativi indicatori; una descrizione dei principali effetti negativi per la sostenibilità e di qualsiasi azione adottata o programmata in merito; una breve sintesi delle politiche di impegno adottate e riferimenti all’osservanza di codici di condotta di impresa responsabile e delle norme internazionalmente riconosciute in materia di due diligence e reporting;

  • trasparenza delle politiche di remunerazione relativamente all’integrazione dei rischi di sostenibilità (art. 5) mediante la pubblicazione delle informazioni su come tali politiche siano compatibili con la sostenibilità;

-trasparenza dell’integrazione dei rischi di sostenibilità (art. 6) mediante informativa precontrattuale del modo in cui i rischi di sostenibilità sono integrati nelle decisioni di investimento e dei risultati delle valutazioni dei probabili impatti dei rischi di sostenibilità sul rendimento dei prodotti finanziari che rendono disponibili;

-trasparenza della promozione delle caratteristiche ambientali o sociali nell’informativa precontrattuale (art. 8): nel caso in cui un determinato prodotto finanziario vada a promuovere talune caratteristiche, generalmente ambientali o sociali, devono essere comunicate le informazioni su come tali caratteristiche siano rispettate; se è stato individuato un benchmark, se e in che modo tale indice di riferimento sia coerente con le caratteristiche promosse;

-trasparenza della promozione delle caratteristiche ambientali e sociali sui siti web (art. 10) mediante pubblicazione sul proprio sito web, ad esempio, della descrizione delle caratteristiche sociali o ambientali o del relativo obiettivo di investimento sostenibile e le informazioni sui metodi utilizzati per la valutazione, il monitoraggio e la misurazione di tali caratteristiche.

Alla luce del nuovo Regolamento UE, pertanto, i soggetti supra indicati sono tenuti a pubblicare, sui rispettivi siti web, informazioni circa le proprie politiche sull’integrazione dei rischi di sostenibilità nei processi decisionali relativi agli investimenti; essi, quindi, devono spiegare il processo decisionale sia nel caso in cui non sussistano rischi di sostenibilità rilevanti per il prodotto finanziario sia nel caso in cui, invece, tali rischi possano incidere sulla performance del prodotto finanziario; in quest’ultimo caso, saranno tenuti a comunicare in quale misura, in termini quantitativi e qualitativi, tali rischi siano rilevanti in quanto incidenti negativamente sui fattori di sostenibilità.”